sábado, 9 de junho de 2012

UCRAINA: LE HANNO SPARATO MENTRE ALLATTAVA I SUOI CUCCIOLI, MA CILIEGIA ORA HA UNA FAMIGLIA ITALIANA











UCRAINA: LE HANNO SPARATO MENTRE ALLATTAVA
I SUOI CUCCIOLI, MA CILIEGIA ORA HA UNA FAMIGLIA ITALIANA
La randagia disabile, simbolo del massacro dei cani in Ucraina ha trovato adozione in Italia


 
 
Dopo un lungo iter burocratico, Ciliegia, la lupacchiotta disabile che per la sua triste storia è diventata il simbolo di tutti i cani uccisi barbaramente in Ucraina, è atterrata questa mattina all’aeroporto di Milano Malpensa ed è stata accolta dalla commozione della sua nuova famiglia, dai rappresentanti dell’OIPA e da un medico veterinario dell’Asl di Varese che si è occupato di accertarne lo stato di salute dopo il volo.
 
 
La drammatica vicenda che l’ha vista protagonista aveva commosso l’Italia: stava allattando i suoi cuccioli in una strada alla periferia di Kiev, quando lei e gli altri componenti del suo branco sono stati raggiunti da una raffica di proiettili che hanno ucciso tutti i suoi piccoli e l’hanno lasciata a terra in una pozza di sangue.
 
 
Ma i tristemente noti “dog hunter” ucraini non hanno avuto la meglio su di lei: Ciliegia, nonostante sia rimasta paralizzata agli arti posteriori, è infatti sopravvissuta ed è stata ricoverata in una clinica veterinaria di Kiev dove, con il supporto del delegato OIPA in Ucraina Andrea Cisternino, ha iniziato il faticoso percorso di recupero fisico e psicologico.
 
 
Grazie alla grande eco mediatica che il massacro dei randagi ucraini in vista di Euro 2012 ha avuto in Italia, una ragazza di Bologna è venuta a conoscenza della storia di Ciliegia e ha deciso di darle una nuova vita in Italia.
 
 
Come abbiamo tristemente appreso dalle immagini diffuse dal delegato OIPA, in Ucraina i randagi non hanno vita facile, e una randagia disabile era a rischio soppressione. Inoltre, due pallini di piombo sono rimasti all’interno del suo corpo, perché i veterinari vista la posizione problematica – vicino alla spina dorsale – non hanno ritenuto opportuno operarla.
Ora, oltre a dotarla di un carrellino che le permetterà di deambulare autonomamente, verrà valutata l’ipotesi di un intervento chirurgico per rimuoverli in sicurezza.
 
 
Ciliegia, un po’ disorientata dal lungo viaggio, ma con una grande voglia di muoversi e farsi coccolare, è poi partita alla volta di Bologna e della sua nuova casa.
 
 
La campagna che stiamo conducendo in Ucraina ha come obiettivo quello di trovare una soluzione al problema a livello locale, individuando un canale di dialogo con le istituzioni e supportando le associazioni locali e i volontari – ha sottolineato Massimo Comparotto, Presidente OIPA – Promuovere adozioni internazionali non è una strategia risolutiva, tuttavia in un caso particolare come quello di Ciliegia ci siamo attivati per migliorare la vita di un cane che in Ucraina avrebbe poche possibilità di sopravvivere”.
 
 

Informação: http://www.oipa.org/italia/2012/randagismo/ucraina-ciliegia.html#.T7UW_w7_xBk.facebook

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