O competidor ainda chegou a se levantar, caminhou alguns metros, mas desabou logo à frente.
fonte:g1.globo
L'Abruzzo manda un segnale importante ed esemplare sul fronte della vivisezione. E' stata, infatti, approvata ieri all'unanimità la legge regionale contro la sperimentazione animale e la ricerca di metodi alternativi.
Proposta dal consigliere Riccardo Chiavaroli e cofirmata dal consigliere dei Verdi Walter Caporale, la legge relativa alle "Norme per la diffusione di metodologie alternative alla sperimentazione animale" è "in assoluto tra le prime in Italia a regolamentare un nuovo ambito di intervento di carattere regionale, ossia quello delle alternative alla sperimentazione su animali, ponendo l'Abruzzo all'avanguardia in questo contesto scientifico", commenta Chiavaroli.
"Si tratta – affermano i firmatari – di un passo avanti nella tutela degli animali, verso il riconoscimento del loro essere soggetti senzienti. Una legge condivisa e partecipata, quindi, che prevede il coinvolgimento di università ed enti nell'applicazione, attraverso un organismo ad hoc che serva da stimolo all'innovazione e alla ricerca, senza costrizioni pregiudiziali o ideologiche ma in collaborazione con la Regione".
Oltre a fissare nuovi criteri di civiltà, la nuova legge mira a tutelare la salute umana riconoscendo che la sperimentazione sugli animale spesso non ha riscontri scientifici diretti sulle persone. A far riflettere i dati diffusi da un report annuale dell'associazione dell'Industria Pharmaceutical Research and Manufacturers of America, "Pharmaceutical Industry Profile 2002" secondo cuisoltanto un "candidato farmaco" su cinquemila sperimentati viene introdotto sul mercato, uno su mille supera i test "pre-clinici" (su animali) e, tra i selezionati, solo uno su cinque passa i test "clinici" (sull'uomo).
Secondo la relazione consegnata a supporto della legge "anche l'Ufficio di Farmacovigilanza dell'Agenzia italiana del farmaco (AIFA) segnala un preoccupante aumento delle reazioni avverse ai farmaci che porterebbero a confermare l'inattendibilità della sperimentazione animale.
Come la LAV e le associazioni animaliste hanno sempre evidenziato, "il 90% dei potenziali farmaci non supera le prove sui volontari umani mostrando effetti avversi che nei test sugli animali non erano stati rilevati"
Per questa vi è la necessità di introdurre metodi alternativi alla sperimentazione sugli animali non solo a tutela di questi ultimi, ma anche dei volontari umani e successivamente sui pazienti.
L'Abruzzo segue l'esempio di La Spezia nel dichiarare guerra sul territorio alla vivisezione. Con la speranza che l'esempio se non a livello nazionale, venga seguito da sempre più regioni e enti locali.
Appendice:
TESTO DELLA LEGGE APPROVATA
Norme per la diffusione di metodologie alternative alla sperimentazione animale.
Articolo 1 (Finalità)
La Regione Abruzzo tutela e promuove il benessere degli animali in quanto esseri senzienti, sostiene la riduzione del loro utilizzo a fini sperimentali e ad altri fini didattici e scientifici, mediante la diffusione di metodologie sperimentali innovative che non facciano ricorso ad animali vivi.
Articolo 2 (Accordi con le Università e gli Istituti scientifici)
Per l'attuazione delle finalità di cui all'articolo 1, la Regione promuove e realizza appositi accordi con le Università degli Studi e gli Istituti scientifici e di ricerca aventi sede legale nel territorio regionale. Gli accordi di cui al comma 1, possono prevedere l'istituzione da parte delle Università e degli Istituti scientifici di comitati per la sperimentazione animale. Gli accordi di cui al comma 1 sono sottoscritti dalla Giunta Regionale tramite la Direzione competente in materia di tutela della salute.
Articolo 3 (Osservatorio Regionale sulla Sperimentazione Animale)
Al fine di promuovere il benessere e la tutela degli animali impiegati nella sperimentazione e svolgere funzione di proposta in merito a metodologie alternative all'uso di animali vivi è istituito presso la direzione regionale competente in materia di tutela della salute, l'Osservatorio regionale sulla sperimentazione animale (ORSA) per il trattamento della documentazione relativa ai protocolli di sperimentazione animale in ambito regionale.
L'ORSA si compone di cinque membri, senza specifica retribuzione, esperti nelle discipline che hanno attinenza con la sperimentazione animale. I componenti dell'ORSA sono nominati dal Consiglio Regionale.
Dei cinque componenti almeno uno deve essere scelto tra i nominativi indicati dalle associazioni di volontariato legalmente riconosciute aventi finalità di protezione degli animali e di sviluppo di metodi di ricerca che non facciano uso di animali.
L'ORSA attiva e gestisce un sistema informativo regionale per la registrazione della documentazione trattata ai sensi degli articoli 7, comma 1, e 10, comma 1, del decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 116 (Attuazione della direttiva n. 86/609/CEE in materia di protezione degli animali utilizzati a fini sperimentali o ad altri fini scientifici).
I dati e le informazioni elaborati dall'ORSA sono raccolti annualmente in un Rapporto annuale pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo contenente:
- l'elenco aggiornato degli stabilimenti di allevamento e degli stabilimenti fornitori autorizzati a livello regionale;
- il numero e le specie di animali utilizzati in esperimenti negli stabilimenti utilizzatori; - le finalità e le tipologie dell'esperimento;
- il numero e le specie degli animali ceduti o detenuti dagli stabilimenti di allevamento.
Al fine di assicurare la competenza professionale del personale che, a vario titolo e livello, opera negli stabilimenti di allevamento, di fornitura e utilizzatori, l'ORSA coordina e programma corsi formazione attinenti alle attività di competenza ed alle specie utilizzate, assieme all'Istituto zooprofilattico sperimentale dell'Abruzzo e del Molise "G. Caporale" di Teramo che ne sostiene la spesa. Le informazioni che rivestono particolare interesse commerciale, ai sensi del d.lgs. 116/92, non sono pubblicate sul Rapporto annuale.
Art. 4 ( Norma finanziaria)
Dall'attuazione della presente legge non devono derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica della Regione Abruzzo. Le pubbliche amministrazioni deputate e competenti provvedono alle attività previste dall'articolo 3 con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili alla data di entrata in vigore della presente legge.
Art. 5 ( Entrata in vigore)
La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo.f
Fonte:http://www.greenme.it/informarsi/animali/8307-vivisezione-abruzzo-metodi-alternativi
Este domingo abre a cruel época de caça para a rola-brava, espécie que, nos últimos anos, registou uma diminuição em 30% em Portugal. Ao longo de seis semanas, cada caçador pode matar seis aves por dia, mas a Sociedade Portuguesa para o Estudo das Aves (SPEA) alerta que isso pode causar a extinção da espécie.
A rola-brava (Streptopelia turtur) é uma iguaria gastronômica popular em algumas regiões do país. No entanto, o seu estado de conservação tem vindo a agravar-se. Entre 2004 e 2010 as populações nacionais registaram uma diminuição média de mais de 30%, sendo a única espécie do Censo anual de Aves Comuns – elaborado pelos ornitólogos da SPEA – que se encontra em decréscimo acentuado. Na Europa, o decréscimo da população já alcança os 70%.
Este ano “houve uma diminuição de oito para seis no número de espécimes que se podem caçar por dia. Porém, não achamos que essa medida seja significativa o suficiente”, disse Domingos Leitão, coordenador do programa terrestre da SPEA. “Os próprios caçadores se queixam de que nos últimos 10 anos há menos rolas”, acrescentou.
Atualmente existem aproximadamente 150.000 caçadores registados em Portugal, mas “muitos, infelizmente, ainda não ligam à conservação”, afirmou o membro da associação ambientalista. Segundo a SPEA, na presente época, mesmo que apenas 10% dos caçadores nacionais decida caçar rolas-bravas apenas duas vezes e mate só metade do permitido por lei, isso significará um abate de 90.000 destas aves. Face à situação da rola-brava, uma taxa de abate desta envergadura, em Portugal e nos outros países onde se pode caçar, poderá levar a espécie à extinção.
Por causa disto a associação de proteção às aves, lançou uma campanha nacional que pretende obter uma moratória na caça à rola-brava, por um período de três anos, para que possam ser estudadas as causas precisas do seu desaparecimento.
Fonte: Ecosfera
EUA
Por Roberta Oliveira (da Redação – EUA)
No dia 2 de agosto, o governador do estado de Massachusetts, nos EUA, Deval Patrick, assinou “O Ato Regulamentando Controle Animal” tornando o projeto em lei, que atualiza e cria leis de proteção animal mais seguras e compreensivas em vários aspectos. As informações são da Care2.
“Por anos, organizações, pessoas e legisladores pediam a revisão do Capítulo 140, relacionado a animais. O projeto S. 2192 é o resultado de anos de discussões”, disse Kara Holmquist, Diretoria da ONG MSPCA – Angell. (Missão de Massachusetts Sociedade para Prevenção à Crueldade Animal). “Estamos muito felizes de ver esse projeto tão importante se tornar lei, e acreditamos que será um importante progresso na proteção dos animais e da população.”
Alguns dos pontos do projeto são:
- Organizar um Fundo de Cuidado e Prevenção de Animais Desabrigados, para ajudar a cobrir custos veterinários e castrar cachorros e gatos desabrigados, reduzindo assim os números de animais e os custos para as cidades, além de ajudar tutores com baixa renda com vacinas e castrações. Residentes poderão fazer doações através da declaração do imposto de renda.
- Incluir animais em ações cautelares de afastamento para proteger tanto animais como pessoas de violência doméstica, e encorajar vítimas de abuso à buscarem ajuda sem precisarem se preocupar sobre o que acontecerá com seus animais;
- Banir eutanásia através de câmeras de gás;
- Solicitar atestado de saúde para cachorros e gatos vindos de outros estados;
- Melhorar a lei de cachorros perigosos, e proibir discriminação contra qualquer raça;
- Aumentar multas em casos de crueldade animal.
“O problema das raças consideradas perigosas é uma reação rápida à um problema complexo”, disse o senador Mark C.W. Montigny. “O que realmente precisamos é nos focar em pessoas que criam (pit bulls) e os treinam para serem agressivos.”
“Eles são maravilhoso e amáveis se quando não são treinados por seres humanos maldosos,” disse o senador, adicionando que ao banir a lei de raças específicas também irá remover qualquer incentivo que pessoas sem caráter possam ter ao tentarem treinar outra raça para ser agressiva.
Parabéns ao estado de Massachusetts por essa iniciativa, e que sirva de exemplo a outros estados.
Fonte:anda
Por Patrícia Tai (da Redação)
Animais morreram devido a más condições de transporte, na Indonésia (Foto: Reprodução/Bikyamasr)
Ativistas pelos direitos animais estão dando todo o suporte ao primeiro caso que está sendo tratado como abuso animal na Indonésia, e esperam que isso represente um avanço no tratamento aos casos de crueldade animal no país.
Jumana Yussif, uma ativista que trabalha para três organizações de proteção animal, disse ao jornal Bikyamasr.com que espera que a situação seja diferente agora, referindo-se à morte de três cães da raça São Bernardo em um trem.
“Eu esperava que o governo tivesse agido antes que acontecesse a tragédia”, ela acrescentou.
A mulher que trouxe o caso é Christina Sasmita, que teve três de seus quatro cães São Bernardo mortos por sufocamento em uma viagem de trem de 15 horas no ano passado.
Como resultado, ela começou uma batalha judicial com o proprietário do canil que ela havia contratado para transportar os cães.
O caso começou em fevereiro de 2011, quando Christina quis que seus cães, que viviam com ela em Jakarta, fossem viver em um clima menos quente.
Ela decidiu utilizar os serviços de Johannes Indrajaya, proprietário do Planet Petshop, para transportar os cães de trem para Klaten em Central Java, onde eles seriam recebidos por um amigo.
Para seu horror, três dos quatro cães foram encontrados mortos na chegada, após passarem 15 horas dentro de gaiolas apertadas, que mediam apenas 72 centímetros de altura por 66 de largura, e sem comida ou água. Os cães tinham em média 72 a 83 centímetros de altura.
Christina disse ter instruído Johannes a utilizar quatro grandes gaiolas, uma para cada um dos cães, de modo que eles pudessem se mover.
“Ao invés disso, ele colocou dois cães em uma gaiola pequena, onde eles mal podiam se mexer”, disse ela no sábado. “Ele também colou fitas adesivas nas gaiolas, dizendo que era para prevenir que os cães escapassem. Mas ele fechou todos os lados das gaiolas, não só a porta”.
Em espaços tão apertados, com falta de oxigênio, três cães morreram sufocados.O sobrevivente chegou em condições críticas e foi levado rapidamente a um veterinário local.
Após tentar resolver a situação sem os tribunais, Christina sentiu-se forçada a chamar o homem para julgamento por sua negligência e abuso. “Ele claramente não mostrou sinais de remorso pelas mortes trágicas dos cães. Sempre tentou culpar a outros, como a empresa que ele contratou para transportá-los ou mesmo minha governanta, a quem confiei que levasse os cães para ele”, disse Christina.
Então ela ajuizou uma ação contra ele no Tribunal Central de Jakarta em Outubro do ano passado, pedindo 10 mil dólares em compensações e 105 mil dólares (equivalente a 1 bilhão em Rp – Rupiah Indonesian, moeda local) por danos imateriais, o que ela pretende doar para organizações de direitos animais.
De acordo com o seu advogado, Todun Mulya Lubis, o veredicto do tribunal será uma decisão histórica, pois “esta é a primeira vez que um caso de abuso animal é levado a um tribunal no país”.
Christina tem sido vista como um exemplo de ativista de direitos animais pela comunidade da Indonésia e muitas pessoas estão esperando que ela ganhe a causa para “mandar uma mensagem de que esse tipo de coisa não será aceita no país”.